La disfunzione erettile
La disfunzione erettiva è un sintomo abbastanza diffuso tra gli uomini di età superiore ai quarant’anni e può dipendere da particolari condizioni fisiche associate a malattie spesso misconosciute. Queste determinano una sintomatologia che condiziona fortemente la vita di relazione.
La disfunzione erettile (DE) individua l’incapacità a raggiungere o a mantenere un’erezione sufficiente a condurre un rapporto sessuale soddisfacente nella coppia.
Il termine semantico disfunzione erettile definisce precisamente la natura di questa disfunzione sessuale. Numerosi sono i fattori fisici e psicologici che entrano in gioco nella normale funzione erettile, fattori neurologici, vascolari, ormonali. Alterazioni di uno o più di questi fattori possono determinare una DE. La DE frequentemente è classificata come:
- organica, dovuta ad alterazioni vascolari, neurologiche, ormonali o cavernose;
- psicogena, in assenza di una causa organica rilevabile
- mista organica-psicogena, se si riscontrano una combinazione di fattori organici e psicogeni.
Nella maggioranza dei pazienti, è presente sia la componente organica che psicogena. La presenza di un’alterazione organica in caso di DE non esclude cause psicologiche concomitanti e il mancato rilievo di una causa organica non conferma l’origine esclusivamente psicogena della DE.
L’erezione, meccanismo assai complesso, è mediata dal rilasciamento della muscolatura liscia del corpo cavernoso e l’erezione dipende da un delicato equilibrio tra gli effetti vasocostrittori e vasodilatatori. Il difetto di base nei pazienti con DE può essere legato ad uno squilibrio tra la contrazione e la capacità di rilasciamento della muscolatura liscia del corpo cavernoso, tale da determinare un insufficiente aumento del flusso ematico richiesto per una normale erezione. In presenza di una bassa resistenza al deflusso venoso si possono avere erezioni con gradi diversi di rigidità che giustificano l’alternanza di erezioni più o meno valide ovvero l’incostanza del sintomo DE.
La disfunzione erettile persistente è un problema poco frequente al di sotto dei 40 anni di età. L’incidenza aumenta rapidamente al punto che il 60-70% degli uomini ultra 70 anni, presenta problemi di erezione. Questo forte incremento è dovuto a disturbi vascolari e a vasculiti frequentissimi in pazienti diabetici che anticipano la sintomatologia di almeno 10- 15 anni. L’invecchiamento in se stesso, non causa la disfunzione erettile, anche se comporta alterazioni peggiorative di tipo fisiologico.
Problemi di erezione: chi ne soffre?
Dal punto di vista epidemiologico, circa il 50% degli uomini in età compresa tra i 40 e i 70 anni lamenta un certo grado di disfunzione erettile. In circa il 10% di questa popolazione si presenta una disfunzione erettile di tipo severo. Solamente tra il 5 e il 10% degli uomini sotto i quarant’anni vi è, invece, la presenza di una disfunzione erettiva, spesso di grado lieve, che usualmente è ascrivibile a problemi di erezione giovanile. In Italia, tra i 3 e i 4 milioni di maschi lamentano problemi di erezione riconducibili alla disfunzione erettiva. Effettuare una diagnosi accurata e precoce del sintomo di disfunzione erettile può mettere a riparo la persona da eventuali complicazioni legate all’uso indiscriminato di farmaci, spesso non idonei al sintomo. L’uso di farmaci, infatti, può spesso mascherare delle malattie ben più serie; allo stesso tempo, bisogna evitare di rendere il sintomo un problema di natura psicologica, che diventa assai difficile da rimuovere. Per tale motivo specie in presenza di disfunzione erettile giovanile và inquadrato il problema per evitare la farmaco-dipendenza.
Il fenomeno dell’erezione del pene
Un corretto percorso diagnostico permette di analizzare in maniera accurata il fenomeno dell’erezione del pene, il quale è generato da un riflesso spinale che comporta un aumento del flusso di sangue all’interno delle arterie cavernose e poi elicine, con un aumento consequenziale del grado di rigidità e delle dimensioni del pene stesso.
In caso di una alterazione del flusso di sangue nei corpi cavernosi, sia in entrata che in uscita, si generano delle disfunzioni erettive legate al raggiungimento di una rigidità idonea e congrua ad avere un rapporto di tipo penetrativo. Possono anche manifestarsi delle alterazioni nel mantenimento della rigidità, che simulano spesso delle sintomatologie di tipo psicogeno, mascherando in realtà un problema di tipo organico.
Problemi di erezione cause
Pur essendo le cause vascolari la causa più frequente di disfunzione erettile, esistono anche:
- cause fisiche-neurologiche
- cause fisiche-ormonali
- cause anatomiche, ossia condizioni mediche che comportano delle alterazioni anatomiche del pene. Queste ultime possono essere: deviazioni del pene, congenite o acquisite; morbo di la Peyronie, fimosi e altre patologie che non rendono il pene duro e funzionale ad un rapporto sessuale (in questi casi si parla di disfunzione erettile anatomica).
Esistono, inoltre, cause fisiche neurologiche e cause fisiche ormonali.
Diagnosi della disfunzione erettile
Porre una diagnosi di natura della disfunzione erettile allo stato attuale delle cose è abbastanza semplice e rapido. Dopo aver consultato uno specialista andrologo, a seguito di una corretta anamnesi e visita specialistica, è possibile identificare la via più corretta di tipo diagnostico. Questa garantirà, in un’altissima percentuale di casi, la risoluzione del problema. Il primo obiettivo è fare diagnosi ovvero capire per poter curare. La terapia, è intuitivo, deve essere causale, volta a risolvere la causa che ha ingenerato il problema.
Disfunzione erettile, rimedi e farmaci
Esistono vari percorsi terapeutici che riescono a garantire una soluzione anche alle persone con i casi più gravi, legati ad esempio a danni anatomici, neurologici o vascolari, magari conseguenti a interventi chirurgici, anche di tipo neoplastico. È possibile, dunque, garantire alla persona affetta da disfunzione erettiva una vita sessuale gratificante, sotto il profilo fisico e del benessere psicologico e di coppia.
Tra i farmaci per la disfunzione erettile, ritroviamo gli inibitori selettivi delle fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5-i). Sono molecole che determinano una vasodilatazione a livello penieno e agiscono migliorando l’afflusso del sangue all’interno dei corpi cavernosi. Tali farmaci devono essere prescritti sotto stretto controllo medico specialistico a seconda delle esigenze da parte del paziente e solo dopo un accurato e dettagliato percorso diagnostico e di counselling.
La terapia sulla base di ciascun singolo paziente và adattata alle sue necessità e abitudini sessuali. Nei casi di disturbi organici severi, come ad esempio nei soggetti con gravi disturbi vascolari o sottoposti ad interventi di chirurgia demolitiva con lesioni iatrogene dei nervi erettori, è possibile che non vi sia una risposta alla terapia orale. In tali casi generalmente si passa ad un trattamento che prevede la somministrazione di sostanze vaso-attive (Alprostadil) mediante iniezioni intracavernose. Tra i possibili trattamenti per la cura della disfunzione erettile, esiste il Vacuum Device. Il Vacuum è un dispositivo medicale che crea un vuoto attorno al pene, richiamando mediante la creazione di una pressione negativa, sangue all’interno dei corpi cavernosi al fine di riattivare la funzione erettiva che in qualche modo si è danneggiata. Tali dispositivi vengono utilizzati in associazione ai trattamenti precedentemente citati, al solo scopo di potenziare la qualità dell’erezione.
Terapia con onde d’urto per la disfunzione erettile e il ringiovanimento penieno
L’utilizzo delle onde d’urto a bassa intensità rappresenta l’ultima modalità terapeutica per i pazienti che soffrono problemi di erezione. Il trattamento con onde d’urto è una delle poche opzioni terapeutiche che migliora le erezioni spontanee e possiede i seguenti vantaggi:
- trattamento non invasivo, ambulatoriale della durata di 15 minuti;
- non richiede assunzione di farmaci, con risultati clinici significativi e visibili nel giro di 6-8 settimane dal trattamento.
Il costo delle onde d’urto per la disfunzione erettile si aggira sui 100- 150 euro per singola terapia e dipende dall’uso di elettromedicali più o meno performanti.
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L’intervnto chirurghico per la cura della disfunzione erettile
L’intervento chirurgico, ovvero l’impianto di una protesi peniena, ha sempre rappresentato il trattamento da indicare nei pazienti con DE severa che non rispondono a nessuna terapia medica, costituendo l’unica valida soluzione in grado di risolvere la disfunzione erettiva in maniera permanente. La procedura chirurgica viene condotta in anestesia generale e/o periferica e prevede il posizionamento di un catetere vescicale. L’accesso chirurgico è unico peno-scrotale oppure o infra-pubico, poco al di sopra della radice del pene. Si esegue dunque un’incisione dei corpi cavernosi ed una dilatazione di essi con l’utilizzo di dilatatori progressivi, per consentire di posizionare i due cilindri espansibili a livello dei corpi cavernosi del pene. Successivamente si procede alla preparazione dello spazio scrotale per l’inserimento della pompa. Il serbatoio viene poi posizionato nello spazio a lato della vescica extraperitoneale utilizzando sempre la stessa incisione peno scrotale. In caso di impossibilità a posizionare il serbatoio in tale spazio, verrà posizionato in una sede diversa, direttamente nel peritoneo (intraperitoneale) praticando un’incisione nella parte inferiore della parete addominale oppure in sede retroperitoneale. L’intervento richiede poco più di 30 minuti per l’esecuzione della procedura, non lascia cicatrici evidenti, richiede un giorno di degenza mediamente e la protesi non è in alcun modo visibile. Il limite principale delle protesi idrauliche è rappresentato dal costo e dalla necessità di una seppur minima destrezza manuale necessaria per l’attivazione e la disattivazione dei cilindri. Il risultato estetico e funzionale è però garantito.